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Quanto costa un impianto di domotica?

La domotica è un sistema che collega diversi dispositivi della casa e permette di controllarli con un solo telecomando o hub centrale. Non è più necessario salire le scale e spegnere le luci o cercare il telecomando del televisore in un cassetto ogni volta che si vuole attivare o utilizzare qualcosa in casa. Con la domotica, potete fare tutto con un solo hub. Questo articolo vi fornirà un’introduzione alla domotica e ai costi che essa comporta. Vi spiegheremo anche vantaggi e perché oggi tutte le case dovrebbero avere un impianto domotico.

Che cos’è la domotica?

Come accennato prima e in parole semplici, la domotica è un sistema che collega diversi dispositivi della casa permettendone il controllo da un sistema centralizzato e da remoto. Il sistema domotico è composto da sensori, moduli di controllo e attuatori che interagiscono tra loro. I sensori raccolgono informazioni sull’ambiente e le inviano ai moduli. Il modulo analizza i dati e invia un segnale all’attuatore (una sorta di interruttore intelligente), che modifica l’ambiente in base alle vostre impostazioni.

Gli scenari

Parlavamo di impostazioni, queste possono essere attivate anche una per volta tipo accendi luce sia tramite interruttore intelligente (attuatore) che tramite scenario. Infatti queste impostazioni sono spesso raggruppate in gruppi chiamati per l’appunto scenari. Un esempio di scenario potrebbe essere quello mattutino da attivare la mattina poco prima di alzarsi. Questo scenario potrebbe attivarsi in automatico ad un orario prestabilito e potrebbe ad esempio alzare piano piano la tapparella, attivare la musica, accorgersi quando entriamo (attraverso i sensori) in cucina e attivare la lettura delle news e magari nel frattempo accendere il riscaldamento in bagno o mettere su il caffè. Tutto questo avviene in modo completamente automatico.

Come funziona la domotica?

La domotica si divide in tre parti + 1: i sensori, il modulo di controllo e gli attuatori. I sensori sono collocati in diverse aree della casa e monitorano l’ambiente e il comportamento delle persone. Possono rilevare rumore, umidità, temperatura e movimento. Alcuni sensori misurano la luce, i livelli di CO e l’ozono. I sensori inviano le informazioni raccolte al modulo di controllo, dove vengono analizzate. Il modulo di controllo è il “cervello” del sistema domotico. Riceve i dati dai sensori, li analizza e invia un segnale agli attuatori. Il modulo di controllo può essere un dispositivo autonomo con un proprio schermo, oppure può essere un software incorporato nello smartphone o nel computer spesso collegato a un assistente vocale come Google Home, Alexa o Siri. L’attuatore riceve un segnale dal modulo di controllo e modifica l’ambiente, ad esempio le luci, le tende o il sistema di riscaldamento.

L’impianto domotico

L’impianto serve per far comunicare tutti gli altri tre componenti tra di loro (sensori, il modulo di controllo e gli attuatori). Ma ultimamente si possono trovare anche soluzioni che utilizzano il Wi-Fi o impianti ibridi. Tuttavia se possibile sconsiglio l’uso di un impianto basato esclusivamente su Wi-Fi anche se permette di risparmiare molto a livello di lavori in casa. Il motivo di base è uno… Un impianto domotico permette una grande ottimizzazione del consumo energetico. Quindi se avete necessità di rifare un impianto della casa il mio consiglio è di optare per un impianto domotico pur essendo leggermente più costoso inizialmente, nel tempo vi farà risparmiare molto.

Quando usare la domotica?

Casa domotica controllo remoto

La domotica è utile per tutte le persone o famiglie. Permette di semplificare la vita tra le mura domestiche. Una casa domotica può essere controllata anche da remoto, può preparare la tua casa ad accoglierti, magari accendendo i riscaldamenti un po’ prima del tuo arrivo.

Se lavorate da casa e avete bisogno di silenzio ad esempio, potete usare la domotica per spegnere la TV o la radio o per chiudere le finestre e insonorizzare l’ambiente. Se avete un’attività commerciale, potete usare la domotica per controllare le luci e il riscaldamento o per modificare la temperatura per risparmiare energia.

Alcune aziende utilizzano la domotica per controllare le telecamere di sicurezza, i sensori delle porte e altre apparecchiature. Se si dispone di una connessione a Internet, è possibile creare una casa automatizzata con pochi clic, senza cablaggi e senza salire sul tetto. È sufficiente selezionare i dispositivi che si desidera includere nel sistema di automazione domestica e collegarli a Internet.

Attualmente la domotica non richiede più impianti costosissimi, è possibile avere una casa domotica semplicemente comprando e configurando da soli alcuni componenti. L’unica parte un po’ più complicata è la parte impiantistica se vogliamo optare per una domotica cablata.

Ma quali sono i costi della domotica?

Casa domotica

Il costo della domotica dipende dai dispositivi che si desidera automatizzare in casa, dai punti luce e dal tipo di domotica che si vuol utilizzare. Vediamo di spiegarlo nel modo più semplice possibile senza entrare troppo nei tecnicismi.

Domotica con Alexa

Questo è il tipo di domotica più semplice da realizzare e meno costosa. Non richiede interventi sull’impianto elettrico, basta acquistare Alexa che viene utilizzato come modulo di controllo, dispositivi ed elettrodomestici smart e il tutto è molto indolore e facile da realizzare anche da soli. Il costo è soltanto quello dei singoli dispositivi, quindi un assistente digitale, come Alexa diciamo intorno ai 50 euro, Le luci intelligenti dal costo di circa 25€ l’una. Le varie prese intelligenti anche queste intorno ai 15-25€. Potrebbero servirvi anche telecomandi universali smart, o led smart tipo lo Philips hub. Questo sistema è basato sulla comunicazione attraverso Wi-Fi. Come detto questo sistema è molto economico ma non offre gli stessi vantaggi di un impianto di domotica su cavo. Poiché tra le caratteristiche di un impianto di domotica c’è l’ottimizzazione dei consumi e il fatto che funzioni con o senza Wi-Fi. Capita sempre più spesso comunque avere una casa domotica con impianto domotico e Wi-Fi.

Domotica fai da te? pessima idea…

La domotica fai da te può essere ottenuta grazie a dei kit acquistabili da alcuni produttori di sistemi domotici che cercano di semplificare il più possibile il sistema di installazione. Ma in alcuni casi servirà comunque fare operazioni che come minimo richiederanno la sostituzione delle prese o la modifica delle prese. Si consiglia sempre comunque di affidarsi a un professionista in grado di certificare il lavoro. Questi Kit sono venduti in varie misure e possono variare molto nel costo in base anche alla dimensione della casa. Diciamo che con un prezzo dai 1.000 ai 5.000€ si possono trovare buone soluzioni, ovviamente i dispositivi extra andranno comprati a parte. Per nominarne uno abbiamo Yubii Home probabilmente uno dei più famosi ma anche Shelly funziona in modo simile.

La domotica basata su Wi-Fi è meno costosa ma non permette di ottimizzare i consumi energetici della casa.

Impianto domotico

Per poter realizzare un impianto domotico con impianto cablato a muro, serviranno dei professionisti che per prima cosa dovranno valutare l’impianto elettrico esistente per cercare di capire quali sono gli interventi da effettuare. Poi sicuramente bisognerà far passare il cavo bus, per permettere ai dispositivi di comunicare senza passare per il Wi-Fi. Per fare quest’operazione potrebbe essere necessario fare nuove tracce per semplificare il passaggio dei cavi necessari. In fine bisognerà installare i componenti smart, che andranno installate nelle posizioni finali e collegate con la centralina e configurate nelle app.

Tutto questo ovviamente ha un costo, diciamo che per una casa da circa 80-90mq il costo parte dai 2.000 ai 8.000 euro per un impianto di ottima qualità. Per un bilocale i costi si possono aggirare intorno ai 2.000-3.000 euro. Possono sembrare tanti, ma se si pensa che un impianto del genere alza di almeno un 10% il valore di una casa… oltre a garantire una maggiore efficienza energetica se ben configurato.

E in secondo luogo teniamo presente che questa è una soluzione consigliata se si ha la necessità di rifare l’impianto elettrico su uno già esistente. Se invece dobbiamo rifare l’impianto il costo non si discosterà così tanto da un impianto normale e ne varrà comunque la pena come investimento.

Cosa serve per una casa automatizzata?

La maggior parte dei sistemi di automazione domestica richiedono quanto segue:

  • Sensori – per raccogliere i dati dall’ambiente e rilevare movimenti, luce e rumore
  • Modulo di controllo – per analizzare i dati provenienti dai sensori e inviare un segnale agli attuatori
  • Attuatori – per modificare l’ambiente in base alle proprie impostazioni
  • Cablaggio – per collegare tutti i dispositivi della casa Se volete automatizzare completamente la vostra casa, avrete bisogno di diversi dispositivi per controllare le luci, le porte, le tapparelle, il calore e la temperatura in ogni stanza

Un sistema basato sul Alexa o sul WiFi permette di eliminare la parte di cablaggio che è quella che richiede più manodopera.

Conclusione

La domotica è utile se si vuole risparmiare energia e denaro e se si vuole condurre uno stile di vita più sano. Non è nemmeno necessario spendere molto per automatizzare la casa. Con alcuni sensori e regolatori, è possibile rendere la casa più intelligente e più accogliente.

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